Agostini alla direzione dell'ISIN? Una proposta inaccettabile!



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Nominare Direttore dell'Isin Antonio Agostini? Una proposta, quella del Consiglio dei ministri assolutamente inopportuna!
Crediamo, infatti, che l'Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e radioprotezione debba essere guidato da una figura di comprovata e documentata esperienza e professionalità ed elevata qualificazione e competenza nei settori della sicurezza nucleare, della radioprotezione, nonché di indiscussa indipendenza, così come richiesto dal D.lgs n. 45/2014 di attuazione della direttiva 2011/70/EURATOM, che istituisce un quadro comunitario per la gestione responsabile e sicura del combustibile nucleare esaurito e dei rifiuti radioattivi.
Crediamo che il rapporto di fiducia e trasparenza tra cittadini e istituzioni sia un valore non negoziabile ed essenziale per proseguire in sicurezza il processo di decommissioning nucleare.
L'Isin svolgerà le funzioni e i compiti di autorità nazionale per la regolamentazione tecnica, si occuperà di espletare i processi autorizzativi, le valutazioni tecniche, il controllo e la vigilanza delle procedure connesse allo smantellamento delle installazioni nucleari non più in esercizio e in disattivazione, dei reattori di ricerca, degli impianti e delle attività connesse alla gestione dei rifiuti radioattivi e del combustibile nucleare esaurito, delle materie nucleari, della protezione fisica passiva delle materie radioattive, emanando altresì le certificazioni previste dalla normativa vigente in tema di trasporto di materie radioattive stesse.
Ecco perché solleviamo dubbi sull'incompatibilità dell'attuale proposta di nomina a Direttore dell'Isin. Questa modalità ci rende perplessi su come si voglia continuare ad affrontare il problema della sicurezza nucleare.
Infine stigmatizziamo fortemente come l'audizione del candidato, richiesta dalla X Commissione, si svolga a porte chiuse e senza pubblicità; ci si nasconde dietro la foglia di fico della tutela della privacy, "dimenticandosi" che in tale audizione non si parleranno degli affari privati del candidato, ma di ciò che è necessario valutare per la sua nomina come funzionario PUBBLICO, e pertanto tutto il procedimento relativo dovrebbe essere aperto e trasparente.

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