Pubblicato da www.parlamento5stelle.it
Roma 2 mar. “Sulla
sicurezza nucleare non si scherza, in particolare quando si mette a
rischio la salute dei cittadini. Il Governo Renzi smetta di giocare e
ci dica una volta per tutte qual è l'intenzione sulla gestione dei
lasciti nucleari” lo sostengono i parlamentari m5s delle
commissioni Ambiente e Industria di Camera e Senato.
“Le
indiscrezioni di stampa sull'ipotesi di un ennesimo commissariamento
di Sogin ci riportano anni indietro, ad una gestione finita in mano a
poche persone che hanno fatto della messa in sicurezza nucleare un
vero affare a discapito della salute e delle tasche dei cittadini –
si legge in una nota dei pentastellati -. In particolare, si potrebbe
verificare un accentramento di potere nelle mani di chi potrebbe
gestire gli affidamenti degli appalti in deroga alle normative
ordinarie in un quadro regolatorio tra l'altro non ancora completato”
precisano.
“Il
commissariamento di Sogin potrebbe compromettere anche la governance e il
funzionale svolgimento dell'attività dei cronoprogrammi di
smantellamento degli impianti che attualmente riportano già un
eccessivo ritardo - proseguono i parlamentari -. A tali timori si
aggiunga che deve essere ancora reso operativo l'Ispettorato per la
sicurezza nucleare, il controllore di Sogin, che si è incartato con
la nomina a direttore Agostini, un uomo di apparato che non ha i
requisiti e le competenze richieste dalla legge”.
“Il
M5S attende numerose risposte alle interrogazioni presentate in
parlamento per chiarire aspetti importanti che riguardano Sogin e la
gestione dei rifiuti nucleari, sia sullo smantellamento dei centri
che sulla procedura per la realizzazione del deposito nazionale" precisano i 5 stelle.
“Se
ci sono aspetti torbidi e ingiusti sulla gestione di Sogin riteniamo
sia corretto farli emergere. Vanno individuate le responsabilità di
chi ha abusato del proprio incarico rispetto alle regole e nel caso
ci fossero elementi concreti di colpe è giusto che si intervenga con
urgenza alla rimozione del responsabile con la sostituzione di nuove
figure professionali di competenza - concludono i parlamentari -. Diversamente, il commissariamento
appare inopportuno se non per mantenere una gestione ristretta
dell'affare del secolo: quello della sicurezza nucleare”.
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