di 
Enzo Boschi*  Su 
Affari & Finanza
 di Repubblica del 9 febbraio scorso, Luca Iezzi scrive: "Il primo 
premio per il concorso meno ambito in Italia è di 1.5 miliardi di euro. 
Una manna per le casse di uno qualsiasi degli 8000 comuni italiani, 
tutti potenziali concorrenti. Anche se sulla presenza di solo uno o due 
candidati alla scadenza di giugno prossimo in pochi sentono di 
scommettere. In palio c'è la realizzazione del Deposito nazionale delle 
scorie nucleari, un obbligo nei confronti dell'Europa e nei confronti 
dei cittadini presenti e futuri".
Dodici anni fa ci fu il tentativo di creare il deposito a Scanzano 
Ionico. Fu una delle cose più ridicole della nostra storia recente. Fu 
tentato il cosiddetto blitzkrieg: il sito fu scelto senza informare 
nessuno. Come avvenne la scelta non si è mai saputo. Solo il Sindaco 
sembra che ne fosse informato ma non completamente.  Giustamente la 
popolazione si arrabbiò e molto.
L'immagine (dipinta in un giornale) di tutta la popolazione di 
Scanzano che inseguiva con i forconi i vertici della Sogin di allora è 
certamente un'esagerazione ma penso, comunque, che qualcuno stia ancora 
correndo guardandosi le spalle.
Apparentemente sembra che adesso sia stato fatto tutto per benino. La
 Sogin e l'Ispra si scambiano documenti e mappe, si danno scadenze, 
hanno già deciso che sarà un'infrastruttura di superficie dentro un bel 
Parco Tecnologico.
È prevista una notevole ricaduta occupazionale ... tanti soldi ... insomma il Bengodi!
Sembra addirittura che stia per cominciare o sia già cominciata una 
campagna informativa. A giugno si terrà un grande seminario nazionale 
dove tutto verrà spiegato ...
Insomma, tutto risolto per i 90-100.000 metri cubi di materiali 
radioattivi sparsi da nord a sud nel nostro Paese, poco incline 
storicamente ad affrontare i propri problemi ambientali. Molto più abile
 nel crearli.
Tutto risolto, dunque? Assolutamente no! A meno che ancora una volta non si tenti il blitzkrieg!
Fra i circa 100.000 metri cubi da sistemare, infatti, ve ne sono 
15.000 di materiali radioattivi brutti, brutti! Sono i rifiuti 
terribili: il prodotto di scarto della fissione. Contengono elementi 
mortali come il plutonio. E "vivono" per millenni. Molti millenni!
Per queste scorie gli "esperti", se sono onesti e non posso pensare 
diversamente, dovranno ammettere che non esiste soluzione e che non si 
sono posti neanche il problema. Negli USA è da anni che se lo pongono e 
non mi risulta che abbiano trovato qualcosa di soddisfacente.  
 
Stiamo parlando del combustibile spedito in Francia e in Inghilterra per
 essere trattato in modo da ridurne le emissioni. Il ritorno in Italia è
 previsto a partire dal 2018.
Dove verrà sistemato? Non è dato saperlo.
Viene da pensare che verrà "appoggiato" per un po' nel grande 
deposito previsto in superficie, ammesso che per il 2018 sia terminato. 
Per questo tipo di rifiuti si è anche pensato a una soluzione comune per
 tutti i Paesi europei. Ma tutte le ipotesi che si sono sentite finora 
sono fumose e poco praticabili. 
 Insomma, bisognerà fare un altro deposito con caratteristiche molto diverse da quelle richieste per i rifiuti meno cattivi.
Il buonsenso suggerirebbe allora di cominciare con questo secondo 
deposito, anche per evitare spostamenti inutili di materiali che possono
 provocare danni irreversibili.
Non risulta, però, che si sia cominciato a pensare a questo secondo 
problema, a meno che tutto non venga fatto di nascosto. Il che sarebbe 
veramente il colmo.
Desta molta preoccupazione in un cittadino attento come me che nessun
 Sismologo di valore sia stato coinvolto nell'operazione fin qui portata
 avanti nel Paese più sismico d'Europa, se non di tutto il Mediterraneo.
A dire il vero semplicemente nessun Sismologo, di vaglia o meno, ha 
partecipato alla preparazione dei documenti che Ispra e Sogin si sono 
scambiati non so in quale ordine e per quale ragione.
Strano modo di procedere, che si spiega solo se fin d'ora si fanno le
 cose in modo da non rendere facile l'individuazione di eventuali 
responsabilità. 
 Mi preoccupo ancora di più quando vengo a sapere 
che l'ineffabile Presidente di “valore medio” (così definito dal 
Ministro della Ricerca) dell'Ingv fa parte del consiglio scientifico 
della Sogin. Perché, che senso ha? Che consigli scientifici può dare in 
materie nucleari? Che senso ha, in ogni caso, che il vertice del più 
grande ente di ricerca geofisica europea sia nel consiglio scientifico 
di un altro ente probabilmente rispettabilissimo ma che non ha certo fra
 i suoi compiti la ricerca di base?
L'unica risposta razionale è pensare: per tenerselo buono!
Si spiega così l'assenza di Sismologi di vaglia in un'operazione che 
dovrebbe essere diretta fin dall'inizio da Sismologi, non certo di medio
 livello. 
 C'è anche da dire che, visto l'andazzo, i Sismologi di 
vaglia forse si rifiutano a questo punto di interessarsi a questioni 
che, in ultima analisi, non fanno parte delle loro mansioni.
Eppure all'Ispra dovrebbero aver capito che in certe operazioni 
tenere volutamente fuori dalle decisioni i Sismologi seri può portare a 
serie conseguenze o, anche in questo caso, ci si metterà a piagnucolare:
 "Sono solo un povero ingegnere idraulico!"
Anche a Scanzano Ionico i Sismologi furono tenuti fuori da decisioni e
 discussioni: d'altronde se si fa il blitzkrieg ... pochissimi devono 
essere informati. 
 Allora preconizzai che dopo Scanzano nessun 
Comune avrebbe accettato il Deposito, se non si fossero cambiate 
drasticamente le procedure.
Apparentemente le procedure son cambiate ma il risultato è sempre lo 
stesso. Si può dire che si è passati dal Blitzkrieg alla Sceneggiata, 
anzi, per usare una locuzione che in certi ambienti piace, alla 
"operazione mediatica", che deve per definizione escludere sempre i 
Sismologi, che sono sempre "imprevedibili" e che potrebbero affermare 
cose che poi sono difficili da far dimenticare.
L'anno scorso i Revisori dei Conti avevano evidenziato al Ministero 
della Ricerca gravissimi conflitti di interesse e incompatibilità dei 
vertici dell'Ingv. 
 Sembrava che stesse per verificarsi Armageddon. 
Poi non è successo niente: tutti rimasti al proprio posto. Se ne 
conclude che i Revisori, giocherelloni, hanno voluto fare uno scherzo di
 Halloween e sono stati perdonati!
Mi dicono anche che la Guardia di Finanza le scorse settimane ha 
passato giornate a scartabellare non so bene quali documenti dell'Ingv.
Staremo, comunque, a vedere.
Di sicuro si può dire che la Sismicità sarà uno degli argomenti critici per la scelta del sito, come ho già raccontato in 
un precedente articolo,
 e tutti i conflitti e le manchevolezze di questi anni verranno a galla 
per screditare scelte e decisioni. Le carte dovranno essere tutte in 
regola!
Così stando le cose, il deposito per i rifiuti paurosi sarà quasi 
impossibile da individuare, perché prendere in giro la gente è sempre 
più difficile. 
 Certo si potrebbero lasciare le scorie dove sono, pagando cifre altissime per  l’ "alloggio".
Sembra che circa un terzo del nostro debito pubblico sia 
riconducibile a quanto si spese per fare le centrali e quanto si sta 
spendendo per spegnerle e smontarle.
Quindi: perché preoccuparsi per qualche centinaio di milioni di euro in più o in meno?   
*Geofisico