"Il territorio della Basilicata non è
disponibile ad accettare nessuna tipologia di deposito di scorie
nucleari. L’opera, che non si concilia con le caratteristiche ambientali
e lo sviluppo del nostro territorio, determinerebbe la fine
dell’economia agricola e turistica oggi unica vera fonte di ricchezza
per la Basilicata". Lo afferma, in un comunicato stampa, il presidente
dell'associazione Scanziamo le Scorie, Donato Nardiello.
"Inoltre si presenta in maniera oscura, priva di trasparenza, dato che
ad oggi il Governo non chiarisce le reali intenzioni che si celano
dietro il processo di realizzazione del deposito di scorie nucleari.
Ricordiamo il precedente: con il decreto Scanzano si affidava ad un
Generale la realizzazione del deposito considerato come opera di difesa
militare. Oggi il legislatore indica una definizione di deposito di
scorie radioattive astratta in un contorno legislativo che richiede
adempimenti senza i quali è complicato capire il contesto per procedere
sui territori: definizione di un Programma nazionale con la
partecipazione del pubblico per la gestione e messa in sicurezza delle
scorie; la creazione dell’Ispettorato nazionale per la sicurezza
nucleare, con funzioni istruttorie connesse ai processi autorizzativi,
le valutazioni tecniche, il controllo e la vigilanza delle attività
nucleari; l’adeguamento della classificazione dei rifiuti radioattivi
alle normative internazionali. Oltre a questi adempimenti, si rendono
necessari alcuni chiarimenti in particolare sull’applicazione dei
criteri per l’individuazione delle aree idonee anche per i rifiuti ad
alta attività, oggi ancora un problema irrisolto, e su come gestiremo il
materiale radioattivo militare.
Senza tutto questo, il deposito si mostra ancora una volta, come un
affare gestito da pochi e pagato da tutti i cittadini con la bolletta
elettrica, che potrebbe mettere a rischio la salute umana e l’economia
del territorio. Corriamo il pericolo di realizzare l’ennesima opera
pubblica inutile.
Se non verranno date risposte, se non si chiariranno gli aspetti
indicati, la pubblicazione delle aree potenzialmente idonee che si terrà
nei prossimi giorni non aprirà a nessun percorso di dialogo e
trasparenza come propagandato dal Governo. I Comuni della Basilicata che
saranno interessati non si autocandideranno ma saranno legittimati a
sollevare barricate per evitare il nuovo attacco al territorio che
pregiudicherebbe il suo futuro ad uno sviluppo distorto in
contraddizione con la sua naturale vocazione economica agricola e
turistica.
Invitiamo tutti i cittadini a tenere alta la guardia, a partecipare e ad
essere pronti per un’eventuale altra Scanzano contro chi vorrà sporcare
la nostra terra e per continuare a costruire sopra il nostro futuro".
bas 02
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